
Entra in vigore il 31 marzo 2025 l’obbligo per tutte le imprese italiane di stipulare una Polizza Rischi Catastrofali, come previsto dal Decreto 30 gennaio 2025, n. 18. La normativa impone alle aziende di assicurarsi contro eventi calamitosi, affidandosi esclusivamente a compagnie autorizzate alla commercializzazione di coperture per incendio ed elementi naturali.
L’obiettivo della misura è garantire una maggiore protezione alle aziende contro alluvioni, inondazioni, esondazioni, terremoti e frane. L’assicurazione dovrà coprire beni iscritti o iscrivibili nello stato patrimoniale, tra cui terreni, immobili, impianti, macchinari, attrezzature industriali e commerciali, arredi e altre strutture aziendali. Sono invece esclusi le merci, i fermi di attività, i mezzi di trasporto registrati al PRA, i computer e altre dotazioni d’ufficio.
La normativa classifica gli eventi catastrofali in tre categorie: alluvioni e inondazioni, terremoti e frane. Se il fenomeno si protrae entro 72 ore dalla sua prima manifestazione, viene considerato un unico evento ai fini assicurativi.
Il risarcimento è suddiviso in tre fasce:
Fino a 1 milione di euro: indennizzo totale.
Tra 1 e 30 milioni di euro: rimborso almeno del 70%, con un 15% a carico dell’assicurato.
Oltre 30 milioni di euro o per aziende con un fatturato superiore a 150 milioni di euro e più di 500 dipendenti: nessun livello minimo di copertura obbligatorio, con libera contrattazione tra le parti.
L’obbligo riguarda tutte le imprese e le stabili organizzazioni, comprese le ditte individuali, con l’esclusione di attività agricole e liberi professionisti come avvocati, medici e architetti.
Non sono previste sanzioni economiche per chi non si adegua, ma le aziende inadempienti perderanno il diritto a contributi e aiuti statali, tra cui:
Sospensione di mutui e tributi;
Proroga dei versamenti contributivi;
Accesso alla cassa integrazione per i dipendenti;
Agevolazioni finanziarie su risorse pubbliche.
Il costo della polizza non è regolamentato per legge, ma sarà determinato dalle compagnie assicurative in base a geolocalizzazione dei beni, vulnerabilità del settore di attività e misure di prevenzione adottate dall’azienda.
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